Si riferisce alla legge nr. 482 del 15/12/99 riguardante le norme di tutela delle minoranze storiche, che prevede la possibilità di usare la lingua della minoranza, insistente sul territorio di competenza, per lo svolgimento di attività atte a promuoverla e valorizzarla. Ciò vale anche per quanto concerne la storia, gli usi e costumi, le opere artistiche e le tradizioni.

Dal momento che non c’è stata recessione (vedi art. 4 e 6) la convenzione è lecitamente rinnovata per l’anno scolastico 2016-2017.

Finalità: Recupero dell’identità locale attraverso l’uso della lingua ladina (rischia di scomparire per immotivata prevenzione) e delle conoscenze relative alla cultura specifica ladino-ampezzana (rischia di essere confusa con il folclore). Rovesciamento della prospettiva tradizionale: dal coinvolgimento degli alunni all’interessamento e condivisione delle rispettive famiglie. Finora è sempre stato fatto il contrario, demandando ai genitori il compito di sensibilizzare i figli sull’importanza delle proprie radici.

Obiettivi educativi e didattici: Avvio all’acquisizione ed all’apprezzamento del patrimonio locale sia linguistico che naturale, storico, artistico, inteso come arricchimento personale: “tante lingue parli, tante volte uomo sei”. Accostamento graduale, attraverso nomenclature, semplici testi, giochi, scenette e rappresentazioni teatrali, alla comprensione e all’uso del ladino. Avvio alla conoscenza della storia locale e delle tradizioni più significative relative alla stagionalità.

Classi coinvolte Seconda A e quinta C della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Cortina, composte rispettivamente da 15 alunni e 18 alunni.

Docenti Lucia Menardi (classe II a ) Mara Martini (classe Va ) e Giuliana Bellodis (consulente esterna).